puntata 19
Bivacco Biagio Musso
spalla Isler del Grand Combin 3657 mt
Pagine splendide sulla storia di questo bivacco, sugli aspetti umani che emergono prepotentemente, sulla tenacia e determinazione dei protagonisti, sono state scritte nel 2017 da Sara Galetta, nipote di “Mundu”, nel suo libro STORIA DI UN BIVACCO; una storia incantevole narrata attraverso i racconti dei protagonisti e la ricca documentazione storica. Cercatelo e leggetelo!
Nella celebrazione del CENTENARIO questa pagina di storia vuole ricordare gli eventi significativi partendo dall’inizio:
Anno 1975, 4 Agosto, discesa dal Monte Bianco, cade Biagio Musso (Biasin) amatissimo sindaco di Foglizzo da 15 anni. Grande costernazione in paese, immensa desolazione dell’amico di una vita e compagno di corda in montagna, Raimondo Galetta (per tutti Mundu) che quel giorno non era con lui sul Monte Bianco.
In tempi brevi Mundu si attiva perché vuole costruire un bivacco per ricordare l’amico scomparso. Dove? Non ha alcun dubbio e non accetta soluzioni più semplici. Il bivacco si farà sulla spalla Isler del Grand Combin, là dove più volte i due amici si erano fermati nel tentativo di raggiungere la vetta, per stanchezza o maltempo.
Costruire un bivacco sulla spalla Isler non sarà semplice; un particolare non da poco, la spalla Isler è in territorio svizzero, occorre ottenere tutte le autorizzazioni per la posa, ma Mundu non si arrende e a Foglizzo organizza un incontro aperto ad Autorità e cittadinanza per parlare dell’iniziativa. C’è il nuovo sindaco, il Consiglio comunale, i Salesiani, gli Amici della Montagna e tantissimi cittadini. Tutti sono d’accordo con Mundu e molti promettono aiuti ed interventi. L’intero paese appoggia l’iniziativa.
Per lo studio, il progetto e le autorizzazioni nasce un Comitato Esecutivo che si chiamerà “Amici della Montagna della DC di Foglizzo” e formato dallo stesso Raimondo Galetta, Don Piero Zanolo e Francesco Capone.
L’operazione Bivacco è partita e sarà inarrestabile!
Partono le richieste per le autorizzazioni verso il Comune di Bourg St. Pierre ed il CAS Club Alpino Svizzero.
Certamente nel processo autorizzativo c’è stato un intervento fondamentale del politico DC Carlo Donat Cattin che Mundu conobbe nella lotta partigiana in valle di Susa.
E’ il 13 Ottobre 1976 quando dal comune di Bourg St. Pierre arriva l’attesa risposta così articolata:
Messieurs,
Suite aux préavis favorables:
- du Club Alpin Suisse, Section Monte Rosa, du 5 octobre 1976
- de l’Ecole Suisse d’Alpinisme – Bureau des Guides de la Fouly, du 26 juillet 1976
- du Club Alpin Suisse, Section de la Chaux de Fonds, du 14 Septembre 1976,
Nous avons l’avantage de vous informer que notre Conseil Communal, en sa dernière séance du 7 octobre 1976 , a décidé de vous accorder l’autorisation de construire le bivouac “Biagio Musso”, au Plateau du couloir dans le massif du Grand Combin.
En ne pouvant que vous féliciter pour cette heureuse initiative et en vous souhaitant plein succès, nous vous priense d’agréer, Messieurs, l’assurance de notre considération distinguée.
Ora il bivacco occorre costruirlo, ma questo è di facile soluzione, ci si affiderà alla Ditta Berti di Padova per un bivacco a 9 posti uguale al bivacco Regondi al Mont Geleé.
4 Agosto 1977 è il giorno in cui, in una splendida giornata di sole, il bivacco a pezzi, sale alla spalla Isler con l’elicottero.
Gli uomini della Ditta Berti lo assemblano e concludono le operazioni di posa, poi scendono tutti tranne Mundu che passerà da solo la prima notte al bivacco. Non avrà certamente dormito, ma ha realizzato il suo sogno nel ricordo dell’amico Biasin.
Domenica 6 Agosto 1978, l’INAUGURAZIONE. Arriva molta gente, Margherita Camoletto che con Ettore Mosso è al bivacco dalla domenica precedente per gli ultimi lavoretti e la rossa verniciatura, offre the a tutti.
Santa Messa e Benedizione concelebrata da Don Terzuolo, Don Tagliero e dal Parroco di Valpelline. Dopo la Messa il lancio dei piccioni viaggiatori che avrebbero anticipato a Foglizzo la notizia dell’inaugurazione.
Il bivacco inizia a svolgere il suo compito, è sulla rotta della Haute Route, vede molti passaggi ed il “libro del rifugio” racconta le sensazioni degli ospiti e di quanti, colti da maltempo, hanno trovato il provvidenziale riparo. Sono moltissime le firme e le annotazioni in tutte le lingue.
Ogni anno Mundu, spesso da solo, trascorre una settimana al bivacco per l’ordinaria manutenzione ed in Agosto gli amici della montagna salgono per la ricorrenza annuale.
Il 25 Aprile, a Foglizzo nasce la Sottosezione del CAI voluta da Mundu anche nella speranza di garantire nel tempo l’impegno verso le necessità del Bivacco. Dopo la scomparsa di Mundu nel Settembre 1992, il problema della cura del bivacco si fa presto sentire, il bivacco ha bisogno di un tetto nuovo.
Nel 1996, reggente la Sottosezione Mario Verga, nasce l’operazione ”ADOTTA IL BIVACCO” una meravigliosa campagna di raccolta fondi che ha coinvolto tutta la città di Foglizzo che ha sempre ricordato con riconoscenza ed affetto gli amici Biagio e Mundu. La raccolta fondi è stata un successo ed il 23 Settembre 1997 si conclude l’intervento manutentivo che ha interessato globalmente la struttura: nuovo tetto e finestrotti, nuovo ancoraggio e riverniciatura. A chiusura dei lavori la posa di una targa sulla porta raffigurante Biagio e Mundu insieme con questa bellissima dedica di Firmino Verga:
“Con la Montagna nel cuore, scalarono la vita”
Il 6 Luglio 1997, Don Pietro Zanolo e Francesco Capone, unici rappresentanti rimasti del gruppo ”Amici della montagna” di Foglizzo, deliberano l’affidamento del bivacco alla Sottosezione di Foglizzo del CAI che dalla sua nascita ha mostrato impegno materiale e morale nella cura del bivacco. La Sottosezione, in base alle norme statutarie del CAI, ha rivolto formale richiesta per il passaggio della proprietà alla Sezione di Chivasso.
Dal 31 Gennaio 1998 il bivacco Biagio Musso è inserito nell’elenco rifugi e bivacchi del Club Alpino Italiano.
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