puntata 9

Dopo la parentesi della "Casa Alpinisti Chivassesi" al Breuil 1927 – 1931

finalmente ... ! i Rifugi della Sezione ai Chiapili di sotto ed al Nivolet.


Chiusa l’esperienza della casa del Breuil, la Sezione si è prodigata da subito nella ricerca di una struttura idonea quale punto di incontro per gli alpinisti chivassesi e campo base per gli accantonamenti estivi organizzati dalla Sezione.
Nel 1935, con l’avvio della presidenza di Guido Muzio, la ricerca si intensificò notevolmente. Furono fatti tentativi, purtroppo infruttuosi, in valle di Forzo, al Money nel Gran Paradiso e a Dondena in valle di Champorcher. Finalmente, nel 1947, la caparbietà del Presidente Muzio viene premiata:

VERBALE DEL CONSIGLIO DIRETTIVO del 14 APRILE 1947

omissis….il presidente da lettura di una circolare della sede centrale, in data 14 marzo 1947, nella quale si prospetta la possibilità per le Sezioni del CAI di avere in consegna ricoveri demaniali. Egli rende noto al Consiglio di essersi già interessato in merito per conoscere quali ricoveri, nella zona di nostra giurisdizione, potevano essere di nostro interesse. In seguito ad informazioni ricevute è già stata inoltrata domanda al Comando Genio Militare di Torino, relativamente ai ricoveri esistenti nell’alta valle dell’Orco, in località Chiapili e Nivolet. Ambedue le strutture, già conosciute da un gruppo di soci mostrano una buona adattabilità a Rifugio.

Purtroppo una lacuna cronologica dei verbali del Consiglio Direttivo negli anni 1948 – 1953 impedisce una lettura puntuale del susseguirsi degli eventi che ricostruiamo ove possibile attraverso i documenti di atti formali e documentazione esistenti.

Il 26 gennaio 1949 la firma della Convenzione con il Demanio Militare con l’impegno della Sezione ad adattare le fatiscenti strutture all’utilizzo come Rifugi Alpini. La risposta della Sezione è immediata, grande l’impegno di volontariato dei soci per rendere disponibili le strutture nel minor tempo possibile. (sopra Rifugio "Città di Chivasso" al Nivolet 2604mt, anno 1948)

 

I lavori di adeguamento strutturale alla casermetta dei Chiapili sono stati ultimati in tempi brevissimi poiché l’inaugurazione della Casa Alpinisti Chivassesi è avvenuta il 18 Luglio 1948 ancor prima della firma della Convenzione.

La ristrutturazione della ex casermetta del colle del Nivolet ha richiesto maggior impegno sia per le condizioni precarie della struttura che per le difficoltà logistiche quali la maggior distanza, la stagionalità in quota e la mancanza di una strada agevole per il trasporto dei materiali; ma nel 1950 il rifugio che porta il nome della Città di Chivasso è pronto ad aprire ed inaugurato il 16 Luglio 1950.

Nel 1953 si inizia a parlare dell’apertura della nuova strada del Nivolet che verrà aperta al traffico sino al colle nel 1959. Già nel 1957 la prima autovettura privata raggiungeva il colle e trasportava il Pretore ed il vice Pretore di Cuorgnè.

Dall’anno 2010, il Rifugio che porta ancora il nome originale “Città di Chivasso”, non è più nella disponibilità del CAI in quanto la Regione Valle d’Aosta lo ha affidato al Comune di Valsavarenche che sino all’anno 2020 ha continuato la gestione con lo storico custode Alessandro Bado ( 34 anni al Rifugio). Una piccola targa ricorda ai visitatori i 60 anni di presenza al Nivolet del CAI chivassese. (sopra Casa Alpinisti Chivassesi ai Chiapili di sotto 1667mt, fine anni '40)

Il rifugio ai Chiapili, nato come “Casa Alpinisti Chivassesi” oggi “Rifugio Guido Muzio” è intitolato al presidente che ha guidato la Sezione Chivassese per 35 anni della nostra storia e con caparbietà e determinazione ha voluto e fatto nascere i nostri rifugi sezionali.

 

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